sabato 10 settembre 2011

PALERMO -1: TUTTE LE NOVITA'




PARLA GASP

C'è il Palermo alle porte, l'Inter di Gian Piero Gasperini è pronta a decollare. 
Per concludere torniamo su Sneijder. Perché toglierlo dal ruolo dove ha sempre fatto bene?
"Perché è una squadra diversa, che sta cambiando e sta inserendo giocatori più giovani. Proporremo anche soluzioni diverse, lo stesso Sneijder può trovare valutazioni anche migliori rispetto alla stagione scorsa magari giocando in posizione più decentrato o nella stessa. Ma Wesley è un problema nostro, un ottimo problema, quando giocherà ha le potenzialità importanti, ma non è il giocatore irrinunciabile per l'Inter, questa squadra per fortuna ha tante risorse con un gruppo solidissimo che è il vero leader di questa squadra per cui Sneijder è un elemento in più, ma non è che Milito, Pazzini o Forlan, ma così come Ranocchia, Samuel o Lucio non sono nessuno, questi sono grandi giocatori e il gruppo è solido e completo in tutta la sua rosa".
Come stanno gli infortunati?
"Maicon sta facendo dei passi da gigante, ha fatto un allenamento oggi veramente importante, nel giro di una settimana o due al massimo speriamo di riaverlo con noi. Thiago Motta si è infortunato in Nazionale, situazione diversa. Ma non c'è nulla di particolarmente lungo. Per la Champions dovremo valutare la situazione di Chivu che ha avuto una distorsione alla caviglia. Certo che uno come Motta che si fa male alla vigilia di queste partite ora salta sette gare, che è tantissimo. Però abbiamo una rosa adeguata per sopperire alle defezioni".
Curiosità, lei conosce Devis Mangia?
"No, non lo conosco".
Visto che lei ha parlato delle polemiche, che voto si dà per saperle sopportare?
"Io mi fermo sul campo, penso solo a quello. Se saremo capaci di fare risultati e ci faremo apprezzare dai tifosi le polemiche spariranno".
Come si affaccia l'Inter a queste prossime partite?
"Fino alla prossima sosta dovremo darci dentro. Le soste magari portano via giocatori che poi tornano infortunati, ma noi ora abbiamo bisogno di riscontri sul campo perché c'è necessità di scendere in campo. Ci saranno come normale che sia anche degli errori a cui lavoreremo per rimediare".
Che rapporto ha con i suoi giocatori?
"Loro sanno che ho una stima incondizionata, perché questo gruppo si è cementato molto. Ora abbiamo bisogno del conforto delle partite e dei risultati, ma questo è un ottimo ambiente. C'è grande voglia di fare bene, vogliamo dimostrarlo e vogliamo giocare. I ragazzi sanno benissimo che ci sono tante alternative, se riusciamo a gestirle bene diventeremo ancora più forti. Vedrete che tutti alla fine avranno giocato tanto, forse più anche di altri anni. Speriamo, ovviamente, con risultati".
Nagatomo sta bene con la spalla?
"Lui in campo è tornato come prima, Yuto sta facendo assolutamente molto bene".
La sua prima reazione dopo la notizia di Forlan fuori dalla Champions e la sua impressione su Milan-Lazio.
"Quella di Forlan è stata una sorpresa. Ciò che dispiace è aver perso magari un altro giocatore, presumilbilmente Castaignos, ma Diego avrebbe giocato comunque in campionato e l'avremmo preso lo stesso. Su Milan-Lazio, ho visto tante cose buone però c'è anche la necessità di rodaggio. E' stata la classica prima partita di campionato, tutte le squadre avranno bisogno di giocare un po' di più".
Il presidente Moratti già quando vi incontraste per la firma ha discusso con lei del 3-4-3?
"Il presidente mi ha sempre sostenuto, non è lì il problema. All'Inter devi vincere e fare risultati, non penso sia un problema la difesa a tre o a quattro. A me il presidente Moratti non ha mai detto di dubbi sulla difesa a tre, anzi si sta parlando del nulla. C'è bisogno di giocare, perché si sta parlando su allenamenti che pochi hanno visto oppure su partite che non esistono. All'Inter ho sempre visto tante polemiche, da Sneijder a Facchetti fino a Eto'o, poi il mercato e ora la difesa a tre. Questo lo ho evidenziato subito, però speriamo di iniziare a giocare presto così parleremo di prestazioni, non solo di intenzioni...".
Tra l'altro, Ranocchia ha fatto anche due partite con la Nazionale.
"Esatto, bisogna fare anche queste valutazioni. Ci sono un paio di infortunati, poi mercoledì c'è una partita e quindi ancora sabato e così via, per tre settimane giocheremo sei o sette partite, quindi tutte le squadre. Ci sono tanti giocatori utili, soprattutto giovani, che possono aiutarci in ogni partita".
Javier Zanetti a Monza fu schierato nella difesa a tre. E' ancora una soluzione, un'alternativa d'emergenza o qualcosa di più?
"Non è un'emergenza, ma un'alternativa vera. Samuel è un giocatore che arriva da un lungo infortunio e Cordoba lo stiamo recuperando, abbiamo provato Javier dietro per avere un'alternativa valida in campionato e in Champions avendola provata. Per domani può essere sicuramente un'opzione visti i problemi fisici di Chivu, tra l'altro Javier è un giocatore talmente duttile che può essere molto utile in questo".
Quali sono le impressioni su Diego Forlan?
"Ci ha stupiti, sapevamo fosse un campione ma ha superato ogni aspettativa come giocatore e come persona. E' evidente che giocherà tanto in campionato non potendo giocare in Champions League".
Aver utilizzato per un mese Sneijder da centrocampista è stato tempo sprecato?
"Assolutamente no, avevamo pochi giocatori e tutto quello che abbiamo fatto è assolutamente utile. Il gruppo era quello, è stato molto positivo e potrà esserlo anche in futuro.
Lei ha avuto tante discussioni per la difesa a tre.
"Capita spesso perché ormai è una cosa abbastanza inusuale anche perché in tanti in Europa lo fanno ad ottimi livelli. Ma quando si parla di difesa a tre o a quattro non significa nulla, si vedono partite in cui le squadre partono a tre e finiscono a quattro o viceversa. E' meglio parlare di fase difensiva. Partiamo da questa linea perché è quella con cui ci troviamo meglio, però le garanzie poi si hanno sul campo. Ma non voglio fare il fenomeno, questo modulo mi ha dato i risultati, è stato condiviso dai giocatori e anche dalle tifoserie dove sono stato, ma quello che conta alla fine è il risultato. Iniziamo a giocare e poi si traggono le conclusioni, non è condivisibile criticare da subito".
La formazione la ha già in testa? E come ha trovato Zarate?
"Sicuramente ho la formazione in testa, voi non siete lontani... (ride, ndr). Mauro è sicuramente un giocatore diverso rispetto agli altri attaccanti e questa è una fortuna, può dare contributi diversi".
Che emozioni avverte rispetto a quando esordì in altre squadre?
"Sono emozioni differenti rispetto alle altre categorie. Quando arrivi ad allenare l'Inter c'è sicuramente emozione ma anche la certezza di avere delle chances in più rispetto a quando alleni altre squadre".
Wesley Sneijder è rimasto. Il fatto che lui si veda più attaccante rischia di essere un problema?
"Il fatto che sia rimasto è ottimo, è uno dei più grandi campioni a livello mondiale. Mi auguro viva una stagione eccezionale, migliore dello scorso anno, e mi auguro che possa dare un contributo importante. Magari è andato via Eto'o ma la rosa di attaccanti importanti, anche io considero Wesley un giocatore più vicino al ruolo di attaccante fermo restando che con le qualità che ha può giocare ovunque. La rosa è importante, tanti attaccanti di qualità, avremo soluzioni diversi e per questo ho grande fiducia. Questi ruoli danno un valore aggiunto alla squadra. Ripeto che Wesley non può essere un problema per noi, avremo tante soluzioni anche con le varie sostituzioni, è l'ideale per una squadra che ha tante possibilità in attacco. Son convinto che quest'anno farà più gol degli scorsi anni, ma il ruolo non è un problema perché giocheremo con tre punte più lui, oppure due punte e uno a sostegno oppure una punta e due a sostegno. Questo è un vantaggio, non una debolezza".
Finalmente il gruppo si è ricompattato.
"In questi mesi abbiamo giocato tante amichevoli con numerosi cambi, aldilà della gara di Pechino, ora che si è chiuso il mercato e finite le gare delle Nazionali ci siamo ricompattati. Sono molto soddisfatto per il lavoro fatto fino a adesso, però è chiaro che bisogna mettere tutto insieme quanto fatto con i gruppo di lavoro e avere riscontri sul campo per iniziare bene questo campionato e poi mercoledì la Champions. Io ho fiducia".
Mister, le sue emozioni per l'esordio in campionato.
"Il momento dell'inizio del campionato è sempre emozionante, abbiamo iniziato molto tardi quest'anno e finalmente si gioca, c'è un filo di emozione".
I CONVOCATI

Nessuna sorpresa per quanto riguarda i convocati dell'Inter che domenica sera in posticipo affronteranno il Palermo allo stadio Barbera. Rimangono fuori dalla competizione Caldirola, Castellazzi, Cordoba, Chivu, Maicon e Thiago Motta, tutti alle prese con il recupero dai rispettivi infortuni. Questo l'elenco dei 22 nerazzurri scelti dal tecnico Gian Piero Gasperini alla vigilia della trasferta siciliana: 
PORTIERI - 1 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni, 70 Paolo Tornaghi;
DIFENSORI - 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 23 Andrea Ranocchia, 25 Walter Samuel, 37 Davide Faraoni, 42 Jonathan, 44 Matteo Bianchetti, 55 Yuto Nagatomo;
CENTROCAMPISTI - 5 Dejan Stankovic, 10 Wesley Sneijder, 11 Ricardo Alvarez, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 29 Coutinho;
ATTACCANTI - 7 Giampaolo Pazzini, 9 Diego Forlan, 22 Diego Milito, 28 Mauro Zarate, 30 Luc Castaignos.
LA FORMAZIONE: SORPRESA SNEIJDER
La notizia  può fare rumore. Wesley Sneijder, domani sera al Barbera, dovrebbe partire dalla panchina. Gian Piero Gasperini sembra orientato a concedere un turno di riposo all'olandese, reduce da untour de force con la sua Nazionale, con la quale ha giocato le gare contro San Marino e Finlandia. Gasperini vuole farlo rifiatare e schierare, dal primo minuto, l’attacco pesante Milito-Forlán-Zárate. L’olandese, perciò, tornerà utile nella gara di mercoledì contro il Trabzonspor. L’Inter di Palermo vedrà un centrocampo a quattro con Jonathan e Nagatomo sugli esterni, Stankovic e Cambiasso, nella parte centrale del centrocampo.
Una posizione che Sneijder non vorrebbe ricoprire. Il numero 10 nerazzurro e il tecnico di Grugliasco hanno discusso proprio di questo giovedì scorso. Gasperini lo ha capito: la posizione arretrata vincola l’olandese in compiti anche difensivi, mentre deve essere libero di esprimersi liberamente, svariando nella trequarti avversaria. Proprio come fece lo scorso 6 agosto, nella sfortunata gara di Supercoppa contro il Milan. Sneijder giocò dietro l’unica punta che era Samuel Eto’o e in quella prima frazione fu il migliore dei nerazzurri, non solo per il gol segnato.
Gasperini lo ha sempre detto: l’olandese non è un problema per lui. Lo è per gli avversari, per l’Inter è solo una soluzione. Il tecnico piemontese fa le sue scelte, variando gli uomini in  base agli impegni pregressi e quelli futuri. Si insisterà con il 3-4-3. Moratti ha molta fiducia e ha dimostrato una certa apertura nei confronti di questo modulo. E nel caso non vada, si può sempre cambiare.




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